sabato 14 giugno 2008

Tazenda - Madre Terra

Buongiorno a te
Alma Mater
Ischidat’istella mia de sos chelos
Anima mundi Primo respiro
Madre Terra mama istella
Vittima antica
di ogni guerra
Bella Mama addolorada
Rispondi al grido
della follia
Dae custa notte
Madre Terra
Sognerò solo pace, alba e sole
Anima mundi
Segno di Dio
Madre Terra pura stella
Inonda oblio
per ogni vita
Bella Mama addolorada
Rispondi al grido
della follia
E nos perdones
De totu sos errores
E non perdones
Madre Terra ora brilla
Alza il tuo grido, la tua preghiera
Bella Mama addolorada
Madre infinita
Buongiorno a te
Madre Terra.

mercoledì 16 aprile 2008

"La terra santa"


Pensiero, io non ho più parole
ma cosa sei tu in sostanza?
qualcosa che lacrima a volte

e a volte dà luce.
Pensiero, dove hai le radici?

Nella mia anima folle
o nel mio grembo distrutto?

Sei così ardito, vorace,
consumi ogni distanza;

dimmi che io mi ritorca
come ha già fatto Orfeo
guardando la sua Euridice,

e così possa perderti
nell'antro della follia

Alda Merini

lunedì 31 marzo 2008


E mi ci perdo... Sprofondo in quel colore così particolare, immenso e profondo.
Dolcezza, tanta tanta dolcezza, infinita.
Ci ripenso forse un attimo... e mi ci perdo di nuovo; cado sempre più giù e la voglia di rialzarsi scompare perchè anche la caduta è dolce, dolcissima e non rischio di farmi male.
E allora cado.
Cado...
Cado...
E non perdete tempo a trattenermi, sto bene qui dove sono. Se invece sto solo sognando...beh, non svegliatemi.

lunedì 25 febbraio 2008

Tramonto


In lontananza una palla di fuoco.
C'è un bel po' di nebbia stasera e sembra che l'aria stessa sia colorata, permettendomi però di guardare direttamente verso il sole senza dover sforzare gli occhi e senza dover usare gli occhiali. Sembra ancora alto, all'orizzonte, ma è solo un'impressione perchè ci vorrà molto poco prima che sparisca del tutto lasciando spazio alla notte.
Le montagne, così piccole da qui, sono velate dalla stessa nebbia che ci avvolge; è un po' freddo, umido, ma non così tanto da essere fastidioso.
Siamo qui vicini, seduti a chiacchierare di cose futili, in altri momenti restiamo invece in silenzio perchè non c'è l'obbligo di continuare a parlare se non ci sono cose da dire, anche il silenzio ha tante cose da raccontare.
L'aria si fa sempre più rossa mano a mano che i minuti passano.
Ora il sole si è dimezzato, in un attimo si scorge solo un bagliore lontano che, poco a poco, dopo un ultimo intenso momento, svanisce.
Si parla del mito della linea verde al tramonto, chissà se è solo una leggenda o se avviene davvero in qualche posto del mondo: in mezzo al mare forse, con l'oceano che ti circonda e nient'altro attorno.
Ancora un secondo e già il cielo ad est comincia ad oscurasi; non lo avevo notato ma mentre il sole calava ad ovest la luna invece sorgeva: stanotte diventerà rossa per l'eclissi!Ed una piccola stella fa capolino su nel cielo: la prima stella della sera; o forse è un pianeta, forse è venere.
Adesso ce ne dobbiamo andare, ognuno di noi ha la sua vita da vivere e chissà che prima della fine non ci porti nuovamente a condividere un momento come questo

venerdì 25 gennaio 2008

Bivio


Da una parte una mano tesa, dall'altra pure. In attesa.
Due scelte e nessuna facile.
Una terza in effetti: la porta dietro di me non è ancora chiusa, uno spiraglio mi invita a ripensarci e le mani mi chiamano a loro. Niente parole nè promesse nè gesti enfatizzati: solo due mani tese, il palmo verso l'alto, in attesa.
Dovrò scegliere prima o poi.
Non tornerò indietro, di questo sono sicura e alle mie spalle la porta svanisce lasciando solo il buio, non minaccioso perchè è da quella non luce che arrivo. E' quello che ho di fronte invece che non conosco.
Mi avvicino alle mani e le osservo con attenzione, le tocco con dolcezza e lentezza soppesandone ogni piccolo particolare. Le differenze sono minime: sono entrambe flessuose, forti ma non esprimono pericolo, solo qualche macchia sulla pelle.
Mi metto al centro, le afferro entrambe e subito sento ce cominciano a tirare...ognuna dalla sua parte, ma perchè non posso essere io a tirare loro?Non possono nè devono decidere per me, sono libera di muovermi come dove più mi piace e se sbaglio sarà affar mio.
Comincio anche io a tirare e un po' alla volta sento un'inversione... la forza che prima tirava ora invece viene verso di me e mi spinge a proseguire.
La mia scelta è stata accettata: vado per la mia strada.

domenica 20 gennaio 2008

Casa

Fiatone, fatica, sudore...
Voglio allontanarmi da questo posto il più possibile e il più in fretta possibile.
Mi sento chiusa in gabbia, soffocata da troppe attenzioni oppure da un'eccessiva indifferenza.
Me ne voglio andare, correre via libera, fare un salto lassù, sulla cima del monte e prendere il volo per sorvolare altri posti e vedere cosa gli altri riescono a fare durante questa vista.
Continuo a correre finchè ho ancora forza nelle gambe e i muscoli rispondono alle mie esigenze... e finalmente la cima!
Guardo avanti...e all'orizzonte vedo tutto quello che a lungo ho sognato. E' ora di andare via, di cambiare vita ma prima un ultimo sguardo alla mia vecchia casa...
Guardo indietro...e quello che vedo mi lascia senza fiato: non è più l'inferno, non sono più le solite case e le solite facce, non è più la stessa cosa!
Continuo a girarmi come una trottola per osservare il più possibile i paesaggi circostanti e più guardo più me ne convinco. Non c'è differenza tra uno e l'altro, è come li si osserva il problema!
Io che fino a quel momento non avrei voluto che scappare ora sono in difficoltà. Tutto quello che avrei sempre sognato non è più davanti a me ma alle mie spalle e non so più se proseguire o tornare indietro. Mi siedo e rifletto guardando il cielo che è lo stesso su entrambi i mondi e il dubbio sparisce. Non è il mondo intorno a me che deve cambiare, deve cambiare il modo in cui lo osservo...potrò andare, scappare più e più volte, ma il mondo migliore lo troverò sempre a Casa!